Condotte di drenaggio
Un anello di sicurezza attorno alla vostra casa
La manutenzione delle condotte di drenaggio contribuisce a conservare il valore della vostra casa più a lungo.
Le condotte di drenaggio consentono l'evacuazione delle acque di un immobile e in un certo modo formano un anello di sicurezza attorno alla casa. L'acqua piovana si infiltra nelle condotte di drenaggio attraverso piccoli fori – e viene in questo modo condotta alle canalizzazioni. Questo semplice sistema mantiene l'umidità lontana dalla casa e impedisce inondazioni.
Tuttavia, le condotte di drenaggio vanno sottoposte a manutenzione a intervalli regolari, poiché i loro fori si ostruiscono facilmente. Calcare, fango (in caso di poca pendenza) e crescita di radici rientrano nella norma tra i colpevoli.
Nelle nuove costruzioni è particolarmente opportuno sottoporre i tubi a una manutenzione a intervalli regolari, in quanto il terreno è ancora dinamico. (Attenzione all'ultimazione dei lavori in una casa: non dimenticate la pulizia finale.)
Misure contro terreni umidi
Se questa situazione perdura, può formarsi della muffa arrivando addirittura a intaccare la vera e propria struttura della casa.
Chi si prende cura e non trascura la manutenzione della propria casa – sistema di drenaggio incluso – prolunga la vita utile dell'edificio e, nel lungo termine, risparmia denaro.
Nell'immagine: ingresso calcificato di un collettore di fanghi
Tra le condotte delle acque meteoriche rientrano tutti i tubi di scolo in cui confluisce l'acqua piovana – come ad esempio:
le condotte dell'acqua piovana, gli scarichi di terrazze, le condotte di drenaggio, di scarico e i drenaggi speciali.
Le condotte delle acque meteoriche sfociano nei collettori di fanghi, da dove l'acqua poi scorre nelle canalizzazioni dell'acqua piovana pubbliche.
Radici distruttive
Si consiglia, dunque, di prestare particolare attenzione alla manutenzione delle condotte delle acque meteoriche.
le radici possono provocare gravi danni al sistema di evacuazione delle acque. L'immagine mostra radici lunghe diversi metri che sono state trasportate alla luce del giorno attraverso un collettore di fanghi (pozzo). Per rimuovere le radici sono stati impiegati, tra l'altro, trinciaradici e ugelli a catena.
Dopodiché, RohrMax ha risciacquato in profondità il tubo con alta pressione.
L'ispezione televisiva delle canalizzazioni realizzata successivamente ha mostrato che il tubo in PVC (dal diametro di 150 mm) era danneggiato. Le radici si erano estese per una lunghezza di oltre 28 metri all'interno del tubo. Era ovvio che la condotta delle acque meteoriche in queste condizioni – oltre al danno caro – non potevano più svolgere la propria funzione di evacuazione delle acque.